(I. Asano, Solanin)
Che botta, eh? A cui si aggiunge un agguato dolorosissimo di cervicale e di conseguenza un'altra serata allegramente risucchiata dal gorgoglio del cesso. In sottofondo, il disappunto e la preoccupazione di Marco, l'equilibrio che si sfalda, le amicizie che sbiadiscono e lo sconforto che prende il sopravvento.
I recenti interrogativi abituali a stringermi la mano mentre si inghiotte Tachipirina a vagonate: il paraculismo è reversibile? La dissimulazione è davvero la più efficace strategia di resistenza? Meglio tendere l'arco e affilare la punta delle frecciatine o tacere e farsi crivellare dalle puntualizzazioni altrui? E se si tace, come evitare ripercussioni sul livello della bile?
Vabbé, torno a asciugare le mie narici singhiozzanti.
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