domenica 13 ottobre 2013

Una lettera per Silvio B.(!)

Caro (ma sì, dai, lasciamolo!) Silvio Berlusconi ,

in questi giorni si fa un gran parlare della limitazione delle sue libertà e della sua possibile destinazione ai servizi sociali.
Al momento sono incensurata, ma in  quanto persona con disabilità, di limiti ne so qualcosa. Per questo mi è venuta l’idea di scriverle.

Venerdì sera,dopo aver lavato il pavimento, il  mio ragazzo è scivolato schiantandosi contro l’unica porta a vetri del nostro monolocale; non l’ho confidato nemmeno ai miei amici più cari, ma a lei posso dirlo: è stato terrificante non poter far altro che chiamare il pronto soccorso, mentre il braccio di MarcAhimè sanguinava copiosamente, senza poterglielo nemmeno fasciare.
Guardi, non mi piace sbandierare a destra e a sinistra (soprattutto a destra, eh) la caterva di cose che non posso fare, ma tra quelle che  il mio ragazzo fa per me ci sono cucinare, accompagnarmi al lavoro, lavare, pulire e spesso e volentieri estrarmi o introdurmi nella doccia nei giorni in cui non riesco a farla da sola. Tutto questo, oltre a un lavoro stressante, mal pagato e molto, molto  precario.

Prese da sole però immagino che la cura della sottoscritta e del monolocale, non siano attività sfiancanti. Per  cui,  ecco la mia proposta: Presidente,  perché non viene a darci una mano?
Ha sempre dichiarato di aiutare spesso e volentieri le persone in difficoltà, e – con un po’ di pudore – mi tocca ammettere che spesso lo sono, anche se non mi piace fare la classifica del chi sta peggio di chi.

Poi, credo che avremo tanto di cui parlare: immagino che quando nella sua cerchia si parla di ragazze con due lauree, a meno che non abbia capito male io, ci si riferisca a triennale più specialistica, e in questo caso ne avrei anch’io un paio, di cui una – per di più – conseguita con un dirigente delle sue emittenti, per cui avremo davvero un sacco di cose di cui parlare.

Certo, io voto rosso, ho votato tutta l’area di sinistra da Rifondazione comunista al PD anche se di solito le mie preferenze elettorali vanno a Sinistra, Ecologia e Libertà dal momento che il suo leader, Nichi Vendola, si dichiara – cattolico e comunista – in maniera abbastanza corrispondente ai miei valori. Non sono mica (o almeno me lo auguro) una di quei comunardi  lazzaroni e lavativi: certo ho un contratto part-time, non per volontà mia ma dell’azienda che mi assunto;  in questo modo non posso rinunciare nemmeno alla pensione di invalidità (all’accompagnamento, nonostante le ripetute visite di accertamento,  penso che potrei farne a meno soltanto dopo un viaggio a Lourdes, con tanto di pirotecnico miracolo).

Mi farebbe piacere se lei mi accompagnasse in ufficio: pensi che ogni giorno, quando mi siedo alla scrivania penso sempre a quel suo ministro che dichiarò che nel nostro Paese ci sono troppi invalidi, ecco sarebbe bello che un giorno costui cambiasse idea e magari pensasse che all’Italia farebbe bene qualche handicappato in più.

Magari, Presidente, visto che anche lei si professa cattolico potrebbe anche accompagnarmi a messa il Sabato sera: sapesse che battibecchi teologici con Marcagnostico, quando mi ci accompagna lui!
Poi magari, si ferma anche a mangiare una pizza. Le nostre non sono cene eleganti, anzi sono parecchio informali ma il pizzaiolo sotto casa è bravissimo e ce la caviamo con dieci euro.

Ogni tanto, magari, potrebbe fare una capatina per la visita domenicale di mia madre: inflessibile con lo sporco come lei lo è con la magistratura, se non diamo la caccia al più piccolo granello di polvere prima ancora che si sia posato su una superficie son cazzi amari, ma forse lei potrebbe ammaliarla con la sua leggendaria simpatia e renderla un filo più elastica.

Per il momento la saluto, con poca simpatia lo ammetto, ma le vie del Signore (Sto parlando di Dio, eh, non di lei, eh)  si sa mai che le cose cambino.
 
Grazie a Speechable.com

P.S: Marco ha detto che l’idea di averla in casa lo «ripugna». Non si preoccupi che ci sto lavorando. Magari poi passa una bella serata tutti insieme con la pianola in allegria.

Nessun commento:

Posta un commento