lunedì 7 ottobre 2013

L'abito da sposa e le tutine in latex - Ruoli scomodi e incontri confortevoli

Sabato, nella nostra personale stagione di Abito da sposa cercasi, ho rivisto dopo anni La Cavallerizza. Che fuori dall'atelier, ha salutato me e la futura sposa con un: «Stanotte ho dormito quattro ore».

Spero che lo pseudonimo con cui la indico sia abbastanza criptico, perché la futura sposina ha subito osservato che qualsiasi succoso gossip che solletica le mie orecchie finisce qui sopra, manco questo blog fosse monitorato dalla redazione di Eva Tremila o dalla C.I.A. (Comitato Indiscrezioni Amorose).
La scena però è stata irresistibile, degna di Sex And The City.
La fidanzatina d'Italia era lì che infilava e sfilava tutte, pizzi e georgette, l'altra mi aggiornava sulle sue avventure à la Samantha Jones.
La proprietaria dell'abitodaspisaficio  ci ha spiegato come si valuta un abito da sposa dopo averlo provato «Non si deve mai esordire con : - Mmm forse, magari dopo lo riprovo -. Ci sono 3 categorie in cui classificarlo 1): Non è lui 2) Mi piace ma non me lo metterei 3) Potrebbe essere lui».
E la Cavallerizza, che si dichiara single impenitente, ha osservato che si tratta di metodi di giudizio molto adatto anche per gli uomini; te ne metti addosso uno via l'altro fino a quando trovi quello che ti calza a pennello, se lo trovi.

Beh, mi son divertita talmente tanto che, dopo a pranzo - quando siamo andate in pizzeria -  c'avevo la faccia come un Picasso a suon di schignazzamento,  e mi è venuto il dubbio che negli ultimi anni mi son sentita così sola e scarafaggesca perché mi sono ostinata a voler frequentar  persone poco calzanti, quelle che sei sempre tu a chiamare o a chiedergli di uscire, coltivando amicizie col comfort di una tutina in latex, che però ti rode il culo a cestinare  (con tutto  il sududare e il tempo che ci hai investito per riuscire a infilartici dentro!) eallora via libera al sadomasochismo amicale: sei lì a maciullarti le ovaie di ditalini mentali che se solo fossi stata più disponibile, più presente, meno invadente, più ancillare... 

(E a rilegger queste frasi, mi sembran le cose che zampettavo sul blog dieci anni fa, tanto che mi sorprende che in tutti questi anni nessuno mi abbia mai linkato il numero del Telefono Amico con sotto scritto l'invito E adesso rompi il cazzo a loro!!!!)

Marcamico, tra una chiamata e una chat su Facebook con i suoi sodali,  me lo andava ripetendo da tempo - di aprirmi a nuovi orizzonti invece di rimuginare sui vecchi eh, mica di tirar su la cornetta e di chiamare il sostegno psicologico -.
Per inciso, sono invidiosissima dei suoi legami, ha amici fraterni con cui sta al telefono per ore la sera tardi a ridacchiare, come una biondina adolescente con le sue compagne di scuola,  e a interrogarmi sotto le coperte «Perché a lui sì e a me no?». Ogni tanto per consolarmi mi propone teneramente di mettersi una gonna, un po' di rossetto e di andare a fare insieme cose da ragazze.

Ma oggi tornando dallo sbufficio, ho trovato su Fb un messaggio della Cavallerizza che mi dice che le fatto strapiacere vedermi e quando ci rivediamo eccetra eccetra che mi è venuto il batticuore amicale e son felice, proprio entusiasta,cazzo, meno escrementizia e molto più azzeccata.

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