domenica 8 gennaio 2012

Pazzia, pazienza e pagine

Mi è spuntato un herpes sul labbro e dopo una settimana di ferie domani ricomincerò a lavorare. L’ansia che attanaglia gli scolari la domenica sera stasera ha colpito anche me.
Straripo di nevrosi: il 2012, il crollo dell’Euro, il disastro sociale, una dittatura imminente e l’eliminazione pianificata a tavolino degli invalidi. Essere  portatori di handicap è stato un fardello particolarmente pesante ultimamente: sarà per questo che mi è venuto il mal di schiena?
Volare basso (titolo azzeccato) mi guarda dal divano pronto per essere letto: Cappelli mi diverte sempre. Continua la mia ricerca di letture divertenti: prossimamente credo che mi procurerò Scambi di Lodge. A giorni però dovrebbe uscire il nuovo di Bolaño: I dispiaceri del vero poliziotto. Sto scalpitando naturalmente anche se so già che non sarà una lettura né semplice né distensiva.
Ma  Bolaño val bene uno sforzo.
Anche perché ci sono alcuni passaggi che infondono una miracolosa voglia di scrivere. Non so come ci sia riuscito, ma certe frasi mi fanno venire l’acquolina alle dita: sono potenti, cristalline e al tempo stesso piene di energia. Mettono voglia di aprire il portatile e di buttar giù qualcosa della stessa intensità. Obiettivo ovviamente non semplice ma c’è qualcosa in quella prosa lì che mi motiva come niente al mondo, anche se è complicato.
Del resto per vivere ci vuole pazienza, tanta pazienza.

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