domenica 20 maggio 2012

Affitti & delitti


Io e Marcucciolo stiamo cercando un monolocale per il prossimo anno. Sapevo che sarebbe stata un’impresa ardua trovarne uno con box doccia, ascensore e magari un giaciglio vero (così non devo dipendere dal moroso per sistemare ogni volta il divano letto ogni sera) vicino a dove lavoro. Trovarne uno intorno ai 600-700 euro sembra addirittura impossibile. Sembrerebbe più facile emigrare sulla luna e da lì fare i pendolari ogni giorno.
Venerdì siamo andati a vederne uno ma  all’ingresso c’era una rampa di scale senza nemmeno il corrimano e una volta infilata la testa nella stanza un odore così ammorbante che sull’ingresso è stato inevitabile chiedersi: «Dov’è il cadavere?».
Non siamo riusciti a scoprirlo, ma alla fine della visita abbiamo avuto un’altra sconvolgente rivelazione: nel locale mancava la lavatrice.
Questo spiega forse il fetido ambiente in cui viveva l’attuale inquilino.
Dopo questa scoperta il responsabile dell’agenzia ci fa: «Beh, non avete una lavatrice?»
Certo, la tengo in borsa pronta all’uso…
Naturalmente per questi microloculi  che gli affittuari spacciano per regge di Versailles in miniatura tutti vogliono un quintale di referenze.
Altro che per fare un mutuo ci vuole il contratto a tempo indeterminato.
Ormai te lo chiedono anche per darti in locazione 30 mq. Boh. Inizio a sentirmi sfiduciata. Già mi vedo accampata sotto un ponte dopo che Marco mi ha lasciata per una ragazza che può sensualmente accomodarsi un una vasca da bagno piena di schiuma&bolle di sapone.

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