Tra allergia e influenza mi sento – come dice
Marchionnolo - una chiavica.
Dal momento che l’altra notte ero così debole da non riuscire ad arrivare al gabinetto sulle mie gambe ne ho approfittato per farmi leggere ad alta voce qualche pagina dell’Isola degli animali di Durrell, che è gioioso, frizzante e ti riconcilia con la vita proprio come La mia famiglia e altri animali.
Dal momento che l’altra notte ero così debole da non riuscire ad arrivare al gabinetto sulle mie gambe ne ho approfittato per farmi leggere ad alta voce qualche pagina dell’Isola degli animali di Durrell, che è gioioso, frizzante e ti riconcilia con la vita proprio come La mia famiglia e altri animali.
La settimana scorsa, prima di ammalarmi, in un paio di
giorni ho letto anche La masseria delle
allodole di Antonia Arslan.
È terrificante che non si senta mai parlare del genocidio armeno, anche se per alcuni la questione è controversa. Dovrebbe essere studiatissimo, anche perché il perverso rigore razionalista che ha guidato il massacro sembra essere il precedente diretto dello sterminio degli ebrei.
È terrificante che non si senta mai parlare del genocidio armeno, anche se per alcuni la questione è controversa. Dovrebbe essere studiatissimo, anche perché il perverso rigore razionalista che ha guidato il massacro sembra essere il precedente diretto dello sterminio degli ebrei.
Comunque lo stile della Arslan malgrado l’orrore che
racconta è semplice, dolce e malinconico
ha i contorni sfumati di un sogno. L’ ho consigliato anche alla mia mamma.
Mi sento molto debole e credo che andrò ad accoccolarmi sul
divano in attesa del pranzo.
Naturalmente, buon Primo maggio a tutti: festeggi chi può.
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