sabato 26 maggio 2012

Mono dolce mono!


La casa (un mono con meno di 40 mq) sarebbe anche saltata fuori, non molto distante da Porta Venezia. Domani Marcaffitto chiama e vede se riesce a fermarla – prima che se ne scappi su un altro pianeta -
Sarebbe meglio tacere per scaramanzia ma c’è un dubbio che mi rode.
Per questa stanza bisogna comprare un divano letto: qualcuno sa se  ne esistono ad apertura automatica, facilitata, elettrica, elettronica, psichedelica e/o con maggiordomo incorporato che ti rimbocca le coperte in caso di assenza del legittimo coinquilino?
Preferirei avere un minimo di autonomia nell’andare a nanna, in caso a Marco capitasse di doversene andare fuori città per qualche giorno e anche – perché no – nel caso in cui volessi schiacciare un pisolo.
Questa ricerca è stata snervante: Milano è fatta a scale.
Mi auguro che sia finita.
Una rampa di troppo e un corrimano che manca e  si sputtana la locazione dei tuoi sogni.
Che nervi, mi sento stanca morta.

In questi giorni ono comunque riuscita a leggere un sacco: da Vargas Llosa (Le avventure della ragazza cattiva, molto tenero ma di gran classe ) a Bennett ( Signore e signori, cattivissimo).
Ho anche finito L’arte di Jiro Taniguchi della collana I classici del fumetto di Repubblica e devo dire che quest’autore  giapponese mi piace sempre di più è quieto e delicato, ottimo per il mio fegato (al momento non ho ancora letto le sue graphic novel hard boiled).
La settimana scorsa sono anche riuscita a mettere le mani su Fabrizio Lupo. Erano anni che aspettavo la ristampa, Grazie di cuore, Marsilio!

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