mercoledì 5 settembre 2012

La granita è finita


Per prima cosa fatemi dire che il vantaggio di non andare in vacanza è che non si subisce lo stress da rientro.
Erano anni che non viaggiavo. Per cui il ritorno dalle ferie in Sicilia è stato un mezzo trauma.
Invece l’ingresso ufficiale nella famiglia di Marchionnolo è stato un mezzo trionfo, coronato dall’ sms del cugino Gae che gli faceva i complimenti (!) per la sottoscritta.
Questi siculi saranno anche flemmatici ma non c’è n’è uno che si permetta di mancarti di rispetto perché sei handicappato ( Terronia Padania: 1-0)
La provincia di Messina è tutto un rigoglio di fichi d’India, palme e cannoli alla ricotta.
E dal balcone della casa di Marco si vede il mare che non è il colore verde che conoscevo ma proprio trasparente e – in certi tratti di costa addirittura blu -.
Per lenire la malinconia della routine mi sono ingozzata di cioccolata di Modica e sto leggendo una biografia a fumetti di Hokusai così mi sembra almeno di continuare a vedere cose nuove.

Sono sempre più convinta che sia necessario rimettersi a scrivere seriamente, con tutti questi santoni della letteratura e dell’esistenza che ci sono in circolazione: non li posso più sentire (ora non è che io sia un genio ma di sicuro non sono peggiore di te).
L’unica cosa che vorrei ascoltare è il rumore delle onde e ciao. Credo che mi iscriverò in piscina anche se non credo che sarà come andare al mare. Ma contro il logorio della vita di merda bisogna tirare su le barricate altrimenti ha vinto lei.


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