sabato 6 ottobre 2012

Non sorridiamo alla vita: mettiamole un filo di rossetto!



Essere ottimisti.
Protendersi al meglio.
(Stra)Volgere il negativo al positivo.

Un po’ come trasformare Le avventure di Pinocchio o quelle di Pollicino nelle Avventure di Pisìcchio e di Pollicisì. Per non parlare di una raccolta di novelle orientali che si trasformerebbe in Le Mille e una Sìtte.

Perché snaturare costantemente l’essenza delle cose?
Non è forse meglio guardare in faccia le brutture dell’esistenza e dirle: «Senti cara, forse è il caso che ti dai una pinzettata alle sopracciglia?».
Un po’ di make up ben fatto è meglio che girare la faccia dall’altra parte e fare finta che vada tutto benessimo: «Sei bellissima anche così».


©B. Lacombe (Fatevi un giro sul suo sito!)
Comunque continua a riempirmi di genuina felicità girovagare nella sezione ragazzi delle librerie.
In particolare sfogliare la sezione degli illustrati come Le quattro stagioni di bosco di Rovo e i libri  di Benjamin Lacombe, che forse prima o poi mi comprerò.

Ieri, ho visto esposto in vetrina un nuovo romanzo di Gaetano Cappelli che si intitola Romanzo irresistibile della mia vita vera raccontata fin quasi negli ultimi e più straordinari sviluppi.
E mi sono resa conto che sto invecchiando, perché ho rinunciato all’acquisto di impulso ( e se magari fosse una sòla da 16 Euro? ) .  Forse è la saggezza dell’esperienza o forse la crisi che spinge ad avere cautela nei consumi (mai comprare un libro se non ha una media di recensioni positive da 4 stelline su Anobii).

Però il mio cinismo mi fa pensare.
Se uno non si abbandona con fiducia tra le pagine del nuovo libro del suo scrittore preferito, che cosa resta?
C’è stato anche un altro pensiero la cui formulazione mi ha sorpresa.
Baci a colazione di Cappelli è uscito sotto Natale dell’anno scorso.
E che capolavoro può tirare fuori dal suo sia pure mirabolante  e cervellotico estro in una decina di mesi?
Nell’attesa di entusiasmanti recensioni, signori, io diffido.
Trepidante, perché non vedo l’ora di essere smentita.



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