lunedì 18 febbraio 2013

Un colpo di Pistorius



Un omicidio passionale è un omicidio passionale normale se a commetterlo è una persona famosa ai danni di un’altra persona famosa? Ed èun delitto normale se l’assassino è quello che probabilmente è il disabile più famoso del mondo e la vittima una modella bellissima?
Come sostiene giustamente Marchionnolo non esistono omicidi normali. E ogni tre per dure si sente di un omicidio il cui movente è la gelosia. Però, però, però… Non sono così sicura che l’handicap o meglio , la percezione del proprio handicap, non abbia influito su Oscar Pistorius.
Appena ho saputo dell’omicidio il mio commento è stato: «Ma povero pistola anche te, a volerti mettere a competere, tu senza gambe, con i campioni di corsa, ci credo che non sai gestire gli stress della routine sentimentale».
Oggi nel mondo che conosco un qualsiasi storpio viene discriminato a sangue negli ambienti lavorativi più banali e impiegatizi e deve farsi il culo quadrato, cubico e qualche volta prismatico per dimostrare di non essere più coglione degli altri. Ma chi te lo fa fare di andare a sfidare i normo addirittura su una cosa fisica come la corsa? Se ti va bene scatenerai l’ovvia considerazione che corri coi normali, ma se non avessi le superprotesi col cazzo. Se ti va male scatenerai tormente di invidia per la tua determinazione la tua notorietà mediatica pronte ad abbattersi su di te alla prima occasione.O coglione, non potevi battere i record mentre portavi il cane a fare la sua pisciatina?
Di tensioni e di ansie da prestazione  è satura l'aria nel primo ufficio che trovi. Cazzo ti metti a correre sfidando gli avversari, senza gambe?
Poi certo, ti viene il sospetto che la tua bella se la intenda con un altro e invece di domandarle «Tesoro, mi cornifichi forse a voltantà?» crivelli la poverina a colpi di arma da fuoco.
Scattante testina di minchia, quell’insicurezza lì da pseudormodotato sentimentale la conosciamo tutti. La conosco io ogni volta che pigolo a Marco: «Ma non è che preferiresti una fidanzata che ti prepari la cena? », la conoscono tutti quelli che temono di vedersi abbandonati da un momento all’altro per i loro tortuosi grovigli di non autosufficienza, quelli che si domandano perché proprio loro fanno parte del 20% di handicappati che hanno una storia d’amore mentre il restante 80% no.
E a volte piangono, si inquietano, si spaventano, si arrabbiano e provano un’enorme paura che la persona che gli sta accanto migri verso nuovi e più salubri lidi.
Tu invece hai fatto fuoco. Bravo. Così oltre a dimostrare che gli handicappati possono trionfare proprio come i normo hai dimostrato che a volte la follia ha la meglio su tutti,  disabili e mutilati compresi. E adesso qualcuno già generalizza e si convince che dietro ogni storpio c'è una polveriera di frustazione e un killer potenziale. Quando invece, come obietta Marco, «Stai usando il Pistorius per prendere  cripticamente di mira quello che rode a te.In fondo, handicap o non handicap, che ne sappiamo noi di lui?».


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