domenica 10 novembre 2013

Adela l'è la Biancanef: 2 cuori e una favola in bresciano!

Qualche sera fa, così per prender sonno, mi son messa a raccontare la fiaba della buona notte in bresciano a Marcorecchio, Biancanef e i nomi dei sette nani suonavano così: Dutùr, Sternùt, Picinì, Rompicojoni, Ridaròla, Parlamì'ho e Aadòrmer. Nella versione locale emerge tutto lo stakanovismo padano del settetetto che canticchia in allegria, l'energico motivetto di ispirazione disneyana: «Ejò, ejo dai che 'nvà a laurà», e mentre il gruppo piccona che è un piacere, l'operosa Biancanef, la laha, la stira, la fa i misteher, la pulenta e po' qualche pipotto ai padroni di casa,  che è proprio una ragassa di buon cuore.

Il tutto accade mentre l'interessato sfoglia distrattamente il giornale locale che riporta la notifica dell'arresto di un borgomastro di un villaggio dei dintorni, e di politica e politicanti non se ne può proprio più.

Che poi chissà da dove arriva quella Biancanef lì, che loro l'hanno accolta e si vedeva proprio che era una giovane in difficoltà, anche se di questi tempi meglio non fidarsi di nessuno, perché non sai mai chi ti tiri in casa e se ne son sentite di storie... Però si vede che la Bianca è una seria, non è una che ulta 'a i gioedè come che vuole diventare velina o letterina o quelle cose lì che ormai sono in troppe anche loro e c'è il precariato pure in quel settore lì.

Solo, casso, non doveva fare quella cappellata di aprire a quella mezza strolegha e, di mangiare pure la mela che chissà da dove veniva e quanti pesticidi c'eran su o magari c'era dentro quelle droghe lì sintetiche che ta dihentaet drughaat sensa 'gnac rendis cont.  E aver trovato la bianca in quello stato e essersi ripresi dallo shock hanno ispezionato de pertot che la 'putananatroia non avesse portato via niente.

Pota, l'era 'ndada isè.

Per fortuna che poi è arrivato quel principe lì, tanto per bene che l'ha aiutata a disintossicarsi e si vedeva che era uno anche lui con la testa sulle spalle. Magari non si svegliava più po' per colpa 'o de lur, che era sempre lì a pulire, mai un'uscita, un pirlo in compagnia coi soci, e loro non se n'erano mai 'ncursich.... Ma adesso eran tutti bei contenti,  che quel principe 'surro l'era bel, braho, 'namurat e piè de sghei!!!

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