domenica 2 dicembre 2012

Vintage Intelligencija



Sono andata a votare al circolo culturale dietro casa e sono rimasta sbalordita  dalla quantità di orpelli nostalgici. Gigantografie del Che e del compagno Lenin e dietro l’urna elettorale addirittura uno stendardo ricamato con i caratteri in cirillico. Non è il caso, dico io, di integrare i riferimenti culturali aggiungendone altri un attimino più contemporanei e meno controversi?

E io sono una che ha sempre in bocca quella frase del Che «Soprattutto, siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo. È la qualità più bella di un rivoluzionario».

Però qualche riferimento in più a figure più attuali  tipo Muhammad Yunus, credo che a naso sarebbe gradito da molto. Comunque vai Pierluigi e che la Forza sia con te.

Ah, a proposito di ingiustizie commesse contro chiunque ieri ho sentito un’altra categoria protetta, ex svuotatrice di scatoloni. Assunta da un’azienda per un ruolo commerciale, è stata fatta fuori alla fine del periodo di prova. Non la sentivo da un po’ e quando mi ha raccontato che prima di essere silurata si occupava di vendite confesso che sono rimasta un attimo esterrefatta.

Nessuna azienda vuole un povero stronzo handicappato, meno che mai un povero stronzo handicappato che la rappresenti in fase di vendita

E poi secondo me l’hanno segata perché la società non voleva assumersi le responsabilità di una categoria protetta in movimento a cui (per motivi assicurativi) era costretta a rimborsare gli spostamenti, mentre su gli spostamenti delle altre figure commerciali poteva beatamente glissare.
Non importa quanto tu sia brava a vendere, volenterosa e piena di abnegazione – le ho detto - per l’azienda sei sempre e comunque una rottura del cazzo. E se andrà dai sindacati scommetto che la faranno sentire una trituratrice di cojoni pure loro. Spero che il buon Bersa se vince le prossime politiche agisca anche in questo senso, perché ragassi le categorie protette non son mica qui a scippare l’invalidità a Gamba di Legno.

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